Il distacco in Italia di dipendenti stranieri

Vediamo come cambiano le procedure del distacco in Italia di dipendenti stranieri, alla luce della normativa 2016 e della recentissima circolare interpretativa (N. 1/2017) dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Nonostante le norme vigenti in tema di libera circolazione dei lavoratori, il divieto di discriminazione in base alla cittadinanza e, soprattutto, l'obbligo di rispettare le condizioni retributive esistenti nella nazione in cui viene effettivamente svolto il lavoro, continuano a essere numerosissimi i casi in cui queste previsioni vengono eluse. L'istituto del distacco, in proposito, risulta essere senza dubbio quello cui maggiormente le aziende ricorrono per conseguire tale illecito risultato, così ottenendo quell'abbattimento generale dei costi che consente loro di operare in regime di concorrenza sleale rispetto a tutti gli altri competitor presenti nel mercato.
Stante la continua (assai preoccupante) crescita di tale fenomeno, il Legislatore è intervenuto con il D.Lgs. 136 del 17 luglio 2016, recante le norme in materia di distacchi dei lavoratori, in applicazione della direttiva emanata dal Parlamento Europeo (2014/67/UE). Detta norma si applica alle imprese stabilite in un altro Stato membro che, nell'ambito di una prestazione di servizi, distaccano in Italia uno o più lavoratori in favore di un'altra impresa, anche appartenente allo stesso gruppo, o di un'altra unità… [continua sul sito]