Emissione e utilizzo di fatture false: due i reati commessi, due i giudizi
Né si applica il principio del ne bis in idem quando chi amministra la società che ha prodotto i documenti fittizi è anche legale rappresentante di quella che se ne avvantaggia.
L'imprenditore che ha patteggiato la pena per il reato di emissione di fatture false resta punibile per la loro utilizzazione nella dichiarazione annuale.
Ciò in quanto l'articolo 9 del Dlgs 74/2000 che, in deroga alla disciplina generale in tema di concorso di persone nel reato, esclude la rilevanza penale del concorso dell'utilizzatore nelle condotte del diverso soggetto emittente, non trova applicazione quando la medesima persona proceda in proprio sia all'emissione delle fatture per operazioni inesistenti sia alla loro successiva utilizzazione.
Inoltre, la sentenza di patteggiamento può essere utilizzata con valore di prova in altro procedimento penale, vista la sua equiparazione a una sentenza di condanna.
Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 5434 del 6 febbraio 2017, che ha rigettato sul punto il ricorso proposto da un imputato.
