Il CNF sulle informazioni relative esercizio dell’attività professionale

Il Consiglio Nazionale Forense, con la sentenza n. 30 del 7 marzo 2016 ha chiarito che la tutela dei soggetti a cui si rivolgono le informazioni sull'esercizio dell'attività professionale richiede la maggior chiarezza possibile, seppur mediante l'uso di formule succinte, in particolar modo quando abbia incidenza sui compensi.
L'eventuale genericità dell'indicazione, però "non può da sola comportare un giudizio di responsabilità disciplinare", soprattutto nel caso in cui emergano indizi sulla buona fede dell'incolpato.
La vicenda ha riguardato un professionista che aveva affisso all'ingresso dello studio legale la frase "Assistenza Legale per Tutti", successivamente rimossa a causa della contestazione dell'addebito da parte del Consiglio territoriale di appartenenza.