Dall’Agenzia delle Entrate disposizioni attuative sull’adempimento collaborativo

L'Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento del 26 maggio 2017, detta le disposizioni attuative dell'adempimento collaborativo al fine di "promuovere e instaurare un rapporto di fiducia tra Amministrazione finanziaria e contribuente, ed aumentare così il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti". Questo regime innovativo, introdotto nel nostro ordinamento tributario dal Dlgs 128/2015, comporta l'assunzione di impegni sia da parte dell'Agenzia delle Entrate sia da parte dei contribuenti ammessi.
Il provvedimento pubblicato, nello specifico, individua:
i doveri dell'Agenzia delle Entrate
i doveri del contribuente
le modalità per lo svolgimento della procedura
le cause di esclusione e revoca
le competenze per i controlli e le attività relative al regime.
Nella prima fase d'applicazione, sono ammessi al regime di adempimento collaborativo esclusivamente:
i soggetti residenti e non residenti il cui volume d'affari o ricavi non sia inferiore a dieci miliardi di euro;
i soggetti residenti e non residenti con un volume d'affari o ricavi non inferiore a un miliardo di euro, a patto che abbiano presentato istanza di adesione al Progetto Pilota;
le imprese che intendono dare esecuzione alla risposta dell'Agenzia fornita a seguito di istanza d'interpello sui nuovi investimenti – Dlgs n. 147/2015, articolo 2 – indipendentemente dal volume d'affari o di ricavi.
Relativamente ai requisiti soggettivi, viene estesa la partecipazione al regime anche alle società appartenenti al gruppo del soggetto che ha presentato domanda di ammissione e che svolgono nei confronti di esso funzioni di indirizzo in relazione al sistema di controllo del rischio fiscale.
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