Regimi agevolativi per persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia: chiarimenti nella Circolare delle Entrate
Al fine di favorire lo sviluppo economico, scientifico e culturale del nostro Paese sono state introdotte negli ultimi anni una serie di misure agevolative dirette ad attirare risorse umane in Italia. La Legge di bilancio 2017 è intervenuta in tal senso potenziando l'efficacia delle norme previgenti e introducendone delle nuove.
Con la Circolare n. 17/E del 23 maggio l'Agenzia delle Entrate chiarisce quali sono i requisiti necessari per accedere ai regimi agevolativi previsti per le persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia: dai "lavoratori impatriati", ossia lavoratori dipendenti o autonomi, manager, lavoratori ad alta specializzazione e laureati, ai neo residenti ad alta capacità contributiva, fino a docenti e ricercatori e lavoratori "contro-esodati".
Ricordiamo che per i "lavoratori impatriati" che trasferiscono la residenza in Italia per svolgere un'attività lavorativa è già previsto un regime di imponibilità ridotta dei redditi di lavoro dipendente prodotti in Italia che, dallo 1° gennaio scorso, è passata dal 70% al 50% e si è estesa anche ai redditi di lavoro autonomo. La Circolare fornisce dettagli circa i requisiti richiesti per l'accesso al beneficio, chiarendo che il regime speciale è consentito anche ai manager in posizione di distacco, a partire dal periodo d'imposta in cui acquisiscono la residenza fiscale italiana.
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