Giornalisti: approvato in via definitiva il decreto in materia di trattamento pensionistico
In attuazione della legge 26 ottobre 2016, n. 198 (riforma dell'Editoria) il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 29 del 12 maggio 2017, ha approvato in esame definitivo un decreto legislativo che prevede disposizioni per l'incremento dei requisiti e la ridefinizione dei criteri per l'accesso ai trattamenti di pensione di vecchiaia anticipata dei giornalisti e per il riconoscimento degli stati di crisi delle imprese editrici.
Relativamente ai nuovi requisiti di accesso ai trattamenti anticipati di vecchiaia per i giornalisti il Decreto stabilisce che il requisito di anzianità retributiva, che prima era di 18 anni, passi ora a 25 anni. Prevista anche l'applicazione del meccanismo di adeguamento del requisito all'aspettativa di vita, secondo i criteri generali oggi vigenti nell'ordinamento pensionistico.
Il trattamento in questione può essere fruito con un anticipo massimo di cinque anni rispetto all'età anagrafica stabilita per il diritto alla pensione di vecchiaia nel regime previdenziale dell'INPGI, che è stata recentemente innalzata.
Viene infine confermato per i giornalisti prepensionati il divieto di mantenere rapporti di collaborazione e l'obbligo per gli editori di effettuare nuove assunzioni, nel rapporto di un nuovo assunto ogni tre prepensionamenti.
Per gli anni 2017 e 2018, ai giornalisti interessati dai piani non recepiti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali alla data di entrata in vigore del decreto legislativo, si applichino, ai fini del prepensionamento, i requisiti anagrafici di 58 anni per le donne e 60 anni per gli uomini, fermo restando il requisito dei 25 anni di anzianità contributiva.
