La novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2017 sul credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo

Alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2017 l'Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 13/E del 27 aprile 2017, fornisce ulteriori chiarimenti in tema di credito d'imposta per le attività di ricerca e sviluppo alle imprese che intendono usufruire dell'incentivo.
Tra le novità da segnalare:
viene concesso un anno in più per effettuare gli investimenti ammissibili all'agevolazione. I soggetti con periodo di imposta coincidente con l'anno solare possono infatti avvalersi dell'agevolazione anche per gli investimenti effettuati nel periodo di imposta 2020, mentre i soggetti con periodo di imposta non coincidente con l'anno solare possono beneficiare dell'agevolazione per gli investimenti effettuati a decorrere dal periodo di imposta 2015-2016 e fino al periodo di imposta 2020-2021;
viene innalzato da 5 a 20 milioni di euro l'importo massimo annuale del credito che ciascun beneficiario può maturare;
l'aliquota aumenta al 50%, e non è più differenziata in funzione della tipologia di spese ammissibili ma diventa unica per tutti i tipi di spese ammissibili;
si allarga la platea dei beneficiari ed entrano anche le imprese residenti che svolgono attività di ricerca e sviluppo per conto di imprese committenti non residenti;
sono agevolabili le spese relative a tutto il personale impiegato in R&S, a prescindere dalla qualifica e dal titolo di studio del lavoratore.