Inaccessibilità a sportello bancomat dovuta a barriera architettonica: il risarcimento danni è dovuto
La Terza sezione civile della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18762 del 23 settembre 2016, si è espressa in tema di risarcimento danni per inaccessibilità a luogo privato aperto al pubblico (nello specifico un locale adibito all'utilizzazione di un bancomat) a causa della presenza di barriere architettoniche ed ha chiarito che, la presenza di una barriera architettonica legittima la persona disabile a ricorrere, anche nei confronti di privati, alla tutela antidiscriminatoria ex art. 3 della legge n. 67 del 2006.
La vicenda ha riguardato una persona disabile che aveva richiesto alla banca di cui era correntista di adeguare lo sportello bancomat, dallo stesso utilizzato, alla normativa in materia di barriere architettoniche e quindi di "cessare la condotta discriminatoria, adottando ogni provvedimento idoneo a rimuovere gli effetti della discriminazione, ed a risarcire il danno".
