Rette RSA nell`infermità psichica. Cassazione: la quota sociale va esclusa quando prevale la componente sanitaria

Con una recente sentenza* (n. 22776/2016) la Corte di Cassazione ritorna sulla spinosa questione su chi, fra Asl e Comuni/utenti, debba pagare i costi dei ricoveri per i soggetti non autosufficienti, ripercorrendo le tappe normative che hanno portato all`odierna suddivisione in quota sanitaria e quota sociale delle rette Rsa.
Il caso è quello relativo ad una signora disabile psichica cronica, che ha chiesto il riconoscimento della natura prettamente sanitaria delle prestazioni ricevute durante il lungo ricovero in casa di cura, ossia il "rilievo sanitario" delle cure ricevute (nel caso somministrazione continua di farmaci). Per l`effetto, aveva richiesto alla Asl il pagamento di circa 20.000 euro, corrisposte in proprio per l`inserimento in struttura.
In primo ed in secondo grado, non solo i Giudici avevano negato la prevalenza della componente sanitaria sulla componente socio-assistenziale respingendo le richieste della signora, ma l`avevano condannata, in via di rivalsa, al pagamento di circa 50.000 euro a titolo di "quota sociale" non pagata.
La Corte di Cassazione, invece, cassando con rinvio la sentenza… [continua sul sito]